venerdì 4 marzo 2011

IL VICOLO :CONGEDO




ANOUK RISPOSE :

Ebbene , mi sembra che tu abbia completato il tuo puzzle o -per lo meno- anche se qualche tassello ancora manca , è chiaro che tu non voglia più portarlo a termine.
Mi deludi un poco perchè non ti credevo così  "mollacciona" : avrai -per caso- ancora bisogno della tua "coperta americana " come quando eri piccola?...allora sì che ci sapevi fare!!! ed ora ?!!!


E LEI DISSE :


Ho detto
Addio
alla bianca
Cerbiatta
all'Aquila
al Grifone
al Leone

Appesi
alle pareti
bianche
dei desideri

poi
chiusi
fra sbarre
di memoria

corrono
ora
nella Savana

sfiorano il Cielo

e cantano
la Mia giungla
Africana


P.S.

Cara Anouk ,
 non ho più niente da dirti tranne che -nonostante le traversie della Vita- mi reputo una persona fortunata perchè quella Vita, quel Vicolo,  quella Casa grande , mi hanno regalato dei Sogni da  realizzare e "Realizzati" , delle "Aspettative" che non sono andate deluse ed una ricchezza di Ricordi che tengo gelosamente chiusi nella mia "Cartella" di tela verde con la quale -inseparabilmente- ogni pomeriggio- me ne vado in giro sempre e soltanto per i Vicoli della mia città , sempre e soltantanto , con la mia bambina a .."quattro zampe" !

sabato 19 febbraio 2011

IL VICOLO : ILLUSIONE

ANOUK RISPOSE :

Non mi stupisci per niente con questo tuo cercare rivalutare spostare e riposizionare :  se non erro , è sempre stata una "caratteristica" della tua personalità , o meglio "una tua  compulsiva esigenza" , però quello che mi chiedo e ti chiedo è : "dove ti porterà?"...


E LEI DISSE :

per ora , solo e soltanto , verso una...


                                                     ILLUSIONE


Nell'ombra
cava
della sua ala
la Notte
racchiude
i pensieri
fioriti
della Vita
ancora in boccio

Al primo
albore
essi
si schiudono
teneri
e
lievi
per spandersi
in corolle
grinzose
e
pesanti

Stupiti
ed
increduli
nutriti
di freddo
chiarore
si ammantano
del tepore
che fu

martedì 15 febbraio 2011

IL VICOLO : ALGHE

...
ANOUK RISPOSE :


ancora una volta ti dico che ti contraddici : eri tanto felice di allontanarti dalla Casa grande e da quel Vicolo sporco e puzzolente , poi hai fatto del tutto per ritornarci e tuttora i tuoi passi quotidianamente ti riconducono là.
Perchè?
Una ricostruzione del passato ed una spinta nostalgica verso di esso ?
Cosa ricerchi fra quelle pietre e fra quei sassi?
I tuoi giochi infantili ? le lacrime nascoste nel muro ? le tue illusioni delusioni e speranze senza ritorno ?


E LEI DISSE :

inizialmente , ci sono ritornata solo per un puro caso .
Avevamo trovato la Casa dei nostri Sogni e Desideri , col suo giardino nascosto , adatta per Tre e per  un Cane da  proteggere ed amare , poi -di volta in volta- nell'accavallarsi degli avvenimenti  e soprattutto con il loro epilogo , ho iniziato a ripercorrere ogni viuzza  e ogni stradina solo e soltanto per frugare  ricercare rivalutare e riposizionare e quindi...


                               ALGHE


                               Nacqui
                               da scaglie
                               di sole
                               fra alghe
                               disseccate
                               di acque
                               salmastre

                               Sul blocco
                               rupestre
                               della mia vita
                               incisi
                               l'essenza
                               scabra
                               dell'Amore

                               Nel guizzo
                               dell'acqua
                               il Tutto
                               il Nulla
                              
...

venerdì 11 febbraio 2011

IL VICOLO : AZZURRO

E LEI DISSE :

Cara Anouk ,

dopo tante elucubrazioni mentali con conseguente "stasi" e desiderio spasmodico di saltare " a piè pari" il periodo che va dal Natale alla Primavera Marzolina , o giù di lì , posso solo salutarti con questo pensiero e con la speranza di risentirci quanto prima...


Nel tocco
delle mani
un pulviscolo
di Universo

Amore
fra  le galassie
e le nebulose

Un respiro
di Azzurro
in un mondo
che vibra
d'Infinito

Due Fenici
e
un Serpente
a vincere
il Tempo

P.S.
Anouk , è anche per questo che sono ritornata nel vicolo....

lunedì 7 febbraio 2011

IL VICOLO : I FIGLI DI K.

...Il lungo corridoio , sempre più vuoto eppure -in alternanza- sempre più pieno di altre presenze , cominciò col tempo a popolarsi di quelle voci che non avevo mai udito nè ascoltato; si arricchì -in breve- di una corrispondenza affettiva che -inizialmemte- non avrei mai sospettato potesse esserci, e non mi fu più tanto estraneo nè nemico , piuttosto protettivo e sicuro , quasi magico , sia pure di una magia molto irreale , extraterrestre direi , e le parvenze non furono più tali , divennero infatti presenze amiche.

E come tali, ora le ravviso tutte e per ciascuna di esse -ma troppo tardi- ora sono in grado di attribuire loro un volto , una voce , un particolare preciso , un segno distintivo , un  "contraddistinguo" che non ha niente a che fare con il "K" di "KEMIO" , forse anche , ma nel senso più sano e più bello della parola , cioè per quello che il Sig. "K" ci ha -sia pure maldestramente- donato : a me ha aperto gli occhi facendomi conoscere un mondo che è fatto di discrezione , di solidarietà sincera , di affettuosità racchiuse nello sguardo , in un fil di voce autentico nel suo porgere il  "buongiorno" e...."a domani" , pronunciati con slancio e speranza veritiera, molto al di là delle convenzionali parole del tipo " Fatti coraggio!"...

venerdì 4 febbraio 2011

IL VICOLO : ...LE PRESENZE...

...
In realtà di presenze fisiche ce ne erano tante , fin troppe , e di ogni tipo diversamente variegate : stavano lì per situazioni simili , eguali e contrastanti , più o meno legate da un destino avverso e contrario , trincerate in se stesse , come me , o dichiaratamente e apertamente amiche , come lui , e ...c'erano!
Il fatto è che io non le vedevo ed esse , inizialmente , mi passavano accanto solo e soltanto come parvenze in un lungo corridoio ovattato , silenzioso e discreto con -in fondo- una bella sala di attesa dalla quale si poteva scorgere una parte della città e quella parte di essa - altrettanto ovattata e silenziosa - in cui , sia pure casualmente,  avevamo cercato rifugio ;  sul lato sinistro della stessa , semplicemente  ferrata , ottimo esempio di moderna architettura, l'identica illusoria :   "USCITA DI SICUREZZA!"...

..."Usciremo, mi dicevo!..." Usciremo, gli dicevo!" e disperatamente volevo crederci , per allontanare la realtà , per non accettarla , per illuderlo , per illudermi , per..non disperarci fin troppo!.
Ed ho voluto crederci fino in fondo , a dispetto di tutto e di tutti , anche quando le "presenze" non erano più tali , anche quando il "giro" delle stesse si alternava ad altrettanti "giri" di altrettante presenze.
Ci volevo credere per ritornare là , o meglio al di là del lungo corridoio , là dove le mura protettive della nostra ultima casa ci avrebbero restituito la nostra routìne , la nostra quotidianeità così stupida e semplice , così problematica nelle parole non dette e nei gesti non afferrati , eppure così piena negli sguardi nascosti e nelle imprecazioni taciute , eppure così onesta , così autentica e... totalmente "NOSTRA"!...

martedì 1 febbraio 2011

IL VICOLO : NEL CORRIDOIO

ANOUK RISPOSE :

non ti devi scusare  ed io non ho nulla da perdonarti e , se non ho risposto subito , è stato solo per non perdermi  anche io nel "Labirinto della Tua identità "...le parole non sono le mie , piuttosto a me e a te suggerite da una carissima amica , e comunque , dopo adeguata riflessione , ho deciso di ascoltarti ancora , sempre se potrai e vorrai parlarmi...


E LEI DISSE :

vedi , non è tanto una questione di "Labirinto" , piuttosto di "Ragnatela" , viste e considerate la forma e la sostanza di questo percorso che, dopo tanti anni mi ha riportato là , nel vicolo , a ripercorrere le stradine ad esso limitrofe ma , labirinto o ragnatela che sia ,   sono nel loro essere  la stessa cosa ed io mi sono un po' inceppata....

....
Fin dall'inizio , il Corridoio , mi apparve lungo..fin troppo! un sentiero silenzioso e ovattato , apparentemente vuoto di presenze fisiche e sordo di qualsiasi rumore tranne quello dei nostri passi , così delicati , fiduciosi e al tempo incerti nel percorrerlo ma , alla fine dello stesso , una bella vetrata con tanto di " USCITA DI SICUREZZA "!
Ecco , mi dicevo, "la nostra uscita" , per ripercorrere a ritroso la nostra vita e, seguendo un semplice giro ellittico, per ritornare là dove avevamo cercato di ricostruirla ; là dove , a pochi passi , le mura protettive dell'ultima casa col suo giardino nascosto, avrebbero potuto risuonare ancora  una volta delle nostre stupide discussioni , gridare i nostri affetti reciproci e piangere , ciascuno per conto proprio , per quelli perduti.
"Uscita di Sicurezza" :  per me quando , nell'attesa interminabile sia di pochi minuti che di ore , mi recavo al di là di essa a fumare quindi a raccogliere , nelle spirali del mio fumo, quel poco che la vita ancora ci avrebbe riservato.
"Uscita di Sicurezza" :  per lui quando , lanciandomi qualche occhiata serena e fiduciosa , amava dirmi : "Non preoccuparti!...Io non  mi preoccupo! "...

sabato 22 gennaio 2011

NEL VICOLO : IL RITORNO




Ho bussato alla porta della "Casa Grande" , ma ANOUK non mi ha risposto.
Ho girato tutto intorno alle viuzze , l'ho cercata ovunque , ma Anouk non c'era.
L'ho cercata nel "vicolo" e sotto l'arco , ma non si è mostrata.
Così le ho lasciato un biglietto sperando che non si perda nel vento....

 " Cara ANOUK,

desidero tanto parlarti e spero ancora nella tua amicizia e nella tua benevolenza ; non so come giustificare questa mia lunga assenza se non con queste semplici ma sentite e sincere parole...


                               SOGNO


                               Ho sognato
                               di loro
                               di te
                               di noi

                               Con loro
                               un ballo
                               di primavera
                               nell'aia

                               Con te
                                un giro
                                di giostra
                                nel vento

                                Noi
                                insieme
                                in un quadro
                                da cui
                                ora
                                son fuori
                                a sognare
                                i miei sogni
                                d'Aprile         

Anouk, potrai perdonarmi ?..."                

giovedì 20 gennaio 2011

CARO AGLI DEI : POSTFAZIONE

Ho scritto questa storia , purtroppo vera in ogni suo particolare , inizialmente per sfogo personale ma, via via nel corso del tempo , mi sono ricreduta ed ho deciso di pubblicarla nel mio blog con la speranza che in qualche modo possa essere di aiuto a chi , come me , ha intrapreso o sta per intraprendere il difficile cammino dell'adozione.
Con questo documento intendo sottolineare il valore di un'esperienza in cui ho sempre creduto ed in cui tuttora credo perchè , pur nel suo amaro epilogo , è stata la più bella della mia vita ; mi sarebbe , inoltre , di conforto il sapere di essere stata in grado di rassicurare -affettivamente- chi , come me , dovesse trovarsi nella incresciosa situazione di dover conoscere la madre naturale del proprio figlio.
Ho scelto come titolo "CARO AGLI DEI"  con un voluto riferimento ai classici , perchè ho sempre guardato a Mio Figlio come ad un guerriero e -in quanto Tale- mi illudo che Egli sia stato accolto nella schiera "eletta" di quei giovinetti la cui vita , per nobili ideali -ingenuità- intemperanza- impulsività- ,anche se prematuramente spenta , è riaccesa per rivivere -e per sempre protetta- sotto le ali degli Dei , nel cui Olimpo sono tutti ben accetti.
Il desiderio di rendere pubblica la mia vicenda era inizialmente legato anche ad un fattore emotivo : volevo dimostrare , attraverso le parole e le poesie di Mio Figlio che in Lui c'era tanta bellezza che , nella sua peculiarità , ben si opponeva alla maldicenza ed alle malevoli congetture della "nostra" gente di provincia che , con i suoi pregiudizi e non pochi razzismi , aveva dato dell'accaduto una versione assai semplicistica e alquanto distorta.
Ero rabbiosa verso uno Stato che , nelle sue Istituzioni , non era stato in grado  di proteggere in alcun modo un Figlio Adottato , una Famiglia Adottiva e , soprattutto, non aveva avuto alcun rispetto per un "Suo" figlio morto , infatti alla disgrazia che ci aveva colpito si era aggiunta ben presto la "beffa" :
quella di una madre naturale che  -improvvisamente - ha un rigurgito affettivo e cerca e scopre e trova un indirizzo ed il numero telefonico di una casa in lutto;
quella della madre adottiva che scopre , dopo la morte del proprio figlio, che Egli "anagraficamente" diciottenne , aveva in realtà solo diciassette anni;
quella dei Carabinieri del Comune di X che reclamano un ragazzo "renitente" al servizio di "leva" ( : ovviamente visita medica e relative pratiche erano già state espletate in quello che -si supponeva- essere ormai il Suo distretto di appartenenza).

Cancellazioni anagrafiche non avvenute?
 Sviste burocratiche?
Su quale pelle?

Ma ora , a distanza di diciassette anni , guardo con distacco a tutto ciò perchè ho scoperto - con tanto rimpianto- che niente e nessuno al mondo potranno ridarmi  nè togliermi quanto la Vita -sia pure per poco- mi aveva regalato  e se ripenso -in verità raramente- alla madre naturale di Mio Figlio, ne accarezzo solo parzialmente la figura come di donna che , come me , ha avuto la sfortuna di perderlo , per questo a lei mi ero rivolta come ad una "sorella" nel dolore.

(P.S. Documento depositato alla S.I.A.E. nel 1996 : tutti i diritti riservati)

lunedì 17 gennaio 2011

CARO AGLI DEI : TO MAKE A MOSAIC

....

Ho ritrovato i tasselli ed il mosaico si è ricomposto : nitido nelle sue forme essenziali e lucido nel suo paesaggio.

Là , in alto e in lontananza , una terra spaccata dal sole ed un verde intenso di alberi secolari : una madre-bambina , con il figlio in braccio , intraprende il cammino.
Qua , in basso ed in primo piano , una terra meno assolata ed un verde più chiaro di alberi più recenti : una donna-madre , con il figlio per mano , si accinge al suo viaggio.
Lunga e tortuosa la strada a separare e poi a unire : punteggiata di case che occhieggiano visi e sguardi ridenti , qualche spolveratata di sole , qualche spruzzata di brina ed un insolito luccichio di stelle.
Tutto intorno , una cornice di insegne luminose e di vessilli guerrieri , tra cui primeggiano quelli delle tribù Amariche.

Hanno tutti gli stessi colori :

                                        IL VERDE UMIDO DEGLI ALBERI
                                        IL GIALLO CALDO DELLA SABBIA
                                        IL ROSSO INFUOCATO DELL' AMORE



Nato in ADDIS ABEBA , ed adottato con regolare sentenza del Tribunale Minorile del Nostro "Bel Paese" ,  è vissuto con me solo  11 anni della sua brevissima vita.


T.R.GB.B.M.   era   ....MIO FIGLIO!!!
......